Trattamenti kiwi: Guida alla coltivazione del kiwi (actinidia)
Pubblicato il:
13/01/2022 08:02:42
Categorie:
Actinidia (Kiwi)
, Cronologia
Calendario concimazioni e trattamenti actinidia (kiwi) in convenzionale e biologico
Programma concimazione e coltivazione kiwi
INDICE - Piano concimazione kiwi
Seppur esistono diverse varietà di actinidia: a polpa verde (Actinidia deliciosa), a polpa gialla (Actinidia chinensis) e a polpa rossa (Actinidia arguta), la tecnica di coltivazione è la stessa.
L'actinidia o kiwi è una specie sensibile ai ristagni idrici e ai marciumi radicali (Phytophtora spp, Rhizoctonia solani, Armillaria mellea) e perciò preferisce terreni permeabili e drenanti. Una buona pratica agronomica è quella di piantare su baulature che permettono di evitare ristagni al piede delle piante, ma quando questo non è possibile, o comunque l’impianto è già esistente, occorre gestire il terreno in modo da evitare, come detto, ristagni di acqua. Allo scopo è molto utile effettuare una rippatura tra le file, al centro a un metro e mezzo (circa) dalle piante e nel senso della eventuale pendenza del campo, per favorire lo sgrondo delle acque in eccesso, eliminare il compattamento del suolo e, contestualmente, favorire l’ossigenazione del terreno. Torna all'indice.
L'irrigazione nella coltivazione del kiwi è una pratica fondamentale per questa coltura: senza una costante disponibilità di acqua nel periodo di fine primavera, estate e parte dell’autunno, il kiwi non sopravviverebbe. Per sua natura il kiwi ha bisogno di umidità costante e superficiale poiché le sue radici esplorano principalmente la parte superficiale del suolo, i primi 25-30 cm, che è la parte di suolo che si asciuga molto velocemente sia per il vento che per gravità. Occorre, quindi, monitorare attentamente questo strato e soccorrere tempestivamente per evitare stress che provocano interruzione della crescita dei frutti, necrosi ai bordi delle foglie, probabilità di rapida aggressione da parte di batteri, nonché manifestazione di gommosi. E’ necessario un sistema di irrigazione che consenta di bagnare la massima area possibile e creare il massimo spazio all’esplorazione (e quindi occupazione) da parte delle radici. Occorre una giusta e costante umidità che dovrà essere maggiore della capacità di campo. Tutto ciò è possibile con adeguati sistemi irrigui che consentono un’ aspersione ampia e leggera che permetta all’acqua di penetrare e non ruscellare, considerato che probabilmente si deve bagnare terreno baulato. Utile per il raggiungimento del miglior risultato è un costante monitoraggio dell’umidità con l’impiego di tensiometri, o sensori di umidità che vanno collocati a profondità variabile, 20 cm e a 30 cm, irrigare quando l’umidità segnalata dalla sonda a 20 cm si sta avvicinando alla capacità di campo, mentre la sonda a 30 cm deve essere sempre oltre la capacità di campo. |
La scelta della profondità a cui collocare le sonde dipende dalla conduzione. Se si tratta di terreno lavorato è chiaro che le radici vivono in uno strato più basso e quindi occorre monitorare uno strato più profondo, tra i 30 e i 50 cm. Quanta acqua dare, invece, dipende molto dalla struttura del terreno, che consente un maggiore o minore abbassamento dell’acqua verso gli strati più bassi. Si consideri che per bagnare fino a 10 cm di profondità un terreno asciutto occorrono circa 20-25 litri di acqua a mq, che corrispondono a 200-250 mc per ettaro. Ovviamente il campo non potrà e non dovrà essere totalmente asciutto per cui la quantità occorrente è molto minore, non più di 100 mc che potranno essere frazionati in 2 interventi da 50 mc ogni 2 giorni, purché siano sufficienti a non far abbassare la prima sonda alla capacità di campo.
I sensori di umidità sono strumenti che permettono di misurare in modo rapido e preciso la forza con cui l'acqua è trattenuta nel terreno (capacità di campo). Collegati ad una SIM consentono un segnale di allarme nel caso in cui l’umidità scendesse al di sotto della capacità di campo, soglia sotto la quale la pianta non sarebbe in grado di assorbire acqua e provvedere tempestivamente all’irrigazione. Torna all'indice.
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Post raccolta kiwi
Subito dopo la raccolta è molto utile intervenire sia per via fogliare che per fertirrigazione in questo modo: intervento fogliare per ricaricare la pianta, attraverso le foglie ancora vitali, di elementi importanti per svolgere al meglio la fioritura nell’anno successivo.
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Nutri-gemma = 250 ml/hl Coptrel = 50 ml/hl Last-N = 300 ml/hl |
Nutrigemma = 250 ml/hl Kendal TE = 200 ml/hl Organor N 12 = 300 ml/hl |
Questa è una fase molto particolare per la pianta. Il distacco della foglia lascia una ferita aperta da cui entrano batteri e funghi, per cui è necessario intervenire per ostacolare il transito di questi parassiti, in particolare le batteriosi. Un trattamento a base di rame sarà sufficiente:
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Welgro Cu+Zn = 250 gr/hl Layer = 200 ml/hl |
Welgro Cu+Zn = 250 gr/hl Nu Film P = 200 ml/hl |
Avendo cura di bagnare bene tutte le parti della pianta. Torna all'indice.
In questa fase ti potrebbero servire i ganci in plastica per legare i tralci oppure una legatrice automatica a batteria.
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Welgro Cu+Zn = 250 gr/hl Layer a 200 = ml/hl |
Welgro Cu+Zn = 250 gr/hl + Nu Film P = 200 ml/hl |
Nutrizione e concimazione autunnale kiwi
Autunnale: ottobre-novembre :
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Prodigy Plus = 4-6 ql/ha Supersemina 18-20-0 = 4- 6 qL/ha |
Prodigy plus = 4-6 qli/ha Orga-kem 10-5-5 = 8-10 ql/ha |
Il Gesso Agricolo su kiwi - gennaioLa pratica della somministrazione del gesso agricolo nel periodo di metà Gennaio ha molti vantaggi: La più importante è sicuramente la riserva di Calcio che andiamo a fornire sul terreno. Tra le diverse caratteristiche che contiene il gesso agricolo vi sono anche:
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Febbraio
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Agromaster 12-12-22 +Ca+Mg = 6-8 ql/ha |
Orgakem 6-11-8 + Ca = 5 qli/ha Orgakem 10-5-5 = 5 ql/ha Polysulphate K+Ca+Mg+S = 6 ql/ha |
Sono concimi organici e minerali, che è opportuno interrare con una lieve fresatura. Potrebbe sembrare di aver caricato troppo la concimazione in questo periodo e qualcuno potrebbe obiettare che è molto anticipata. Ma partiamo dalla consapevolezza che naturalmente le piante spendono principalmente le proprie riserve per assolvere a tutti i processi vitali e produttivi e che una buona partenza è garanzia di risultato soddisfacente.
Durante quello che viene chiamato riposo vegetativo, poi, la pianta non riposa affatto. Continua, invece, ad assorbire nutrimento fintanto che la temperatura media del suolo è sopra 6-7 gradi centigradi e immagazzina nutrimento che utilizzerà nell’esplosione vegetativa primaverile. Per questa ragione riteniamo opportuno cominciare a concimare già da ottobre. Torna all'indice.
Risveglio vegetativo - Concimazione primaverile kiwi
Circa 15-20 giorni prima del rigonfiamento delle gemme, un trattamento con :
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Vitaseve = 500 ml/hl Welgro Complex = 200 gr/hl Kendal TE = 200 ml/hl Phylen = 500 ml/hl |
Organor N 12 = 300 ml/hl Mobo = 300 gr/hl Kendal TE = 200 ml/hl |
Intervento da ripetere a gemma gonfia aggiungendo :
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Barrier = 200 ml/hl |
Barrier = 200 ml/hl |
E’ opportuno in questa fase stimolare la rizosfera, correggere calcare, ossigenare e contenere virus e batteri che con l’aumento delle temperature saliranno lungo i tronchi fino alle parti aeree, in fertirrigazione:
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Pekacid = 25-50 kg/ha Calmag = 50 kg/ha |
Biozon Professional = 15-20 lt/ha Utilizzare circa 30 mc di acqua. |
Con tralci della lunghezza di 5-10 cm, per favorire la fioritura e allegagione e prevenire la batteriosi:
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Organor = 300 ml/hl Welgro Complex = 200 gr/hl Barrier = 200 ml/hl Intervento da ripetere dopo circa 7-10 giorni |
Organor = 300ml/hl Mobo = 300 gr/hl Barrier = 200 ml/hl Intervento da ripetere dopo circa 7-10 giorni |
Dopo aver prodotto una buona fioritura è importante una buona ed uniforme allegagione e, con l’aiuto di api o bombi, certamente si avrà anche una uniformità di pezzatura dei frutti.
Il periodo della fioritura varia da varietà a varietà: Il kiwi rosso è il primo a fiorire, 1° decade di aprile.
Il kiwi giallo fiorisce tra la 1° e la 2° decade di aprile.
Il kiwi verde fiorisce durante la 1° decade di maggio.
A inizio fioritura sarà molto utile un intervento fogliare con
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Pronu Sprint Bio = 200-300 ml/hl |
Pronu Sprint Bio = 200-300 ml/hl |
che stimola l’attività delle api e bombi bombus terrestris, che sarà consigliabile collocare in numero di 4 postazioni Triple.
Ricordiamo che fioritura ed allegagione sono i periodi di massimo sforzo per la pianta, quindi sarà più soggetta ad attacchi di agenti abiotici e sarà necessario nutrire per assicurare una buona fioritura, una uniforme allegagione e per porre le basi per una produzione soddisfacente.
Da inizio fioritura in poi un paio di interventi :
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Triplex 19-19-19 = 250 gr/hl Fosfacel = 200 gr/hl Redcal = 200 ml/hl Trazex = 100 gr/hl |
MC Extra = 100 gr/hl Kriss bio = 200 ml/hl Trazex = 100 gr/hl Barrier = 200 ml/hl |
kiwi Ingrossamento frutti
Subito dopo la fioritura, per avere ingrossamento e uniformità dei frutti, sarà opportuno effettuare due o tre trattamenti a distanza di 7-10 giorni con
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Maxi grow = 100 cc/hl Triplex = 19-19-19 250 gr/hl Fosfacel = 200 gr/hl |
Maxi grow = 100 cc/hl Mc Extra = 100 gr/hl Barrier = 150 cc/hl |
Nel frattempo si potrà effettuare una fertirrigazione di sostegno sempre con l’intento di stimolare al massimo vigoria per la pianta, ingrossamento, sostanza secca e grado zuccherino per i frutti:
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Betabio Active = 25 kg/ha PG1 Fluid = 25 kg/ha Micosat F MO = 10 kg/ha |
Betabio Activ = 25 kg/ha PG1 Fluid = 25 kg/ha Micosat F MO = 10 kg/ha |
Dopo una o due settimane far seguire una successiva fertirrigazione con
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Agrolution 15-13-25 = 25-50 kg/ha Oxyclean = 20 lt/ha |
PG1 Fluid = 25-50 kg/ha Haifa SOP Bio Solfato di potassio = 25-50 kg/ha (anche e preferibilmente in due soluzioni 25+25 distanziati una settimana circa) |
Tutto quanto sopra consigliato vale come linea generale e dovrebbe essere sufficiente per un buon risultato agronomico ( salvo casi di terreni o situazioni climatiche particolari da valutare caso per caso). Inoltre, come ricordato sopra, in caso di eventi climatici quali grandine, vento forte, oppure operazioni agronomiche come la potatura verde, è necessario agire contro la batteriosi :
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Silver = 200 cc/hl Vitaseve = 500 cc/hl |
Kendal TE = 200 ml/hl Serenade Aso = 500ml/hl |
Difesa fitosanitaria - Trattamenti kiwi
Le patologie che colpiscono il kiwi sono relativamente poche: Batteriosi, Moria del kiwi, Cocciniglia bianca.
Moria del kiwi : viene definito “fenomeno della moria del kiwi” perché non si è individuato il possibile patogeno. Vi sono diverse “teorie” che vogliono spiegare la causa della “Moria del Kiwi”. Anche noi ce ne permettiamo una nostra, che è unicamente di natura agronomica:
- La disponibilità costante e sufficiente di acqua nel terreno esplorato dalle radici,
- la ricchezza di radici e capillari,
- la ricchezza di nutrienti e la loro disponibilità,
- l’ossigenazione del terreno,
- l’equilibrio tra parte aerea e apparato radicale,
- la ricchezza in humus del terreno.
Sono tutti fattori che condizionano il benessere delle piante. La loro insufficienza crea debolezza nella pianta e quindi sensibilità e ricettività al fenomeno della Moria del Kiwi.
Queste stesse negatività sono anche condizioni favorevoli all’attacco di batteri e virus, tra le più pericolose.
Batteriosi del kiwi (PSA): è causata dal batterio Pseudomonas syringae pv actinidiae., e come tale è sensibile a sali di rame, sali d’argento, Bacillus Subtilis, che prosperano su piante debilitate da agenti abiotici come siccità, squilibri o carenze nutrizionali, venti forti, grandinate ecc. I trattamenti autunno-vernini con prodotti rameici, nonché altri interventi inseriti nel programma di nutrizione fogliari, saranno più che sufficienti a controllare la batteriosi.
La cocciniglia bianca (pseudaulacapsis pentagona) : si posiziona su tronchi, rami e frutti, deprezzando o peggio rendendo non commerciabile il raccolto. La migrazione avviene tra luglio ed agosto e la lotta deve essere principalmente di natura preventiva, mediante trattamenti invernali, a fine gennaio-febbraio, con
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Oliocin Plus = 4-5 lt/hl, (oppure Polithiol = 4-5 lt/hl) avendo cura di bagnare tutte le parti della pianta, poiché una perfetta bagnatura è garanzia di risultato. |
Oliocin Plus = 4-5 lt/hl, (oppure Polithiol = 4-5 lt/hl) avendo cura di bagnare tutte le parti della pianta, poiché una perfetta bagnatura è garanzia di risultato. |
Nel periodo estivo l’attacco massiccio si ha in agosto. Sarà bene posizionare le trappole per il monitoraggio già da giugno, per programmare un eventuale trattamento. In caso di cattura si potrà intervenire con due o tre trattamenti fogliari intervallati di circa 7 giorni.
Agricoltura convenzionale | Agricoltura biologica |
Movento = 300 ml/hl Inex-A = 30 ml/hl Dose consigliata per ettaro 4,5 lt Movento |
Biozon Professional = 600 gr/hl Con una decisa azione battericida propria dell’ozono. |
Questi sono i nemici più pericolosi del kiwi e molta prevenzione si attua con adeguate pratiche agronomiche che permettono di tenere le piante in buona salute, in modo da garantire energie sufficienti per la produzione di massa vegetativa, fruttificazione adeguate e un innalzamento delle autodifese della pianta stessa.
E’ necessario quindi :
- garantire alle piante adeguato equilibrio vegeto-produttivo;
- garantire il drenaggio e l’eliminazione di ristagni idrici;
- limitare le ferite accidentali al colletto e al tronco;
- durante le operazioni di potatura impiegare utensili disinfettati con Cutosan, preferibilmente dopo ogni pianta.
- evitare di ammassare i tralci di potatura all’interno o in prossimità dell’impianto;
- trattare con prodotti adeguati (Kendal TE ) a seguito di grandinate, vento, operazioni di potatura.
Riteniamo tutto quanto indicato nel presente programma sufficiente per un raccolto soddisfacente in quantità e qualità. Non abbiamo la presunzione di credere che sia valido in ogni caso e che i risultati siano garantiti a prescindere. Nella gestione delle coltivazioni il fattore primario e dominante è il fattore umano, poi la natura particolare del terreno e il microambiente in cui è collocato il campo stesso. Sono casi particolari che richiedono attenzioni e cure particolari. Il nostro servizio tecnico è comunque a disposizione per suggerimenti personalizzati e un servizio di analisi fogliare, delle acque e del terreno. Torna all'indice.
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