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Come combattere la cicalina della vite? (Scaphoideus Titanus)

Pubblicato il: 19/06/2023 10:32:55
Categorie: Cronologia , Vite

Lo Scaphoideus Titanus, vettore della flavescenza dorata della vite, è diventato un vero e proprio tormento per moltissime regioni italiane, tanto che alcune di queste hanno previsto una specifica lotta obbligatoria per contrastarlo. Nel corso di quest'articolo, analizzeremo quali sono i rischi collegati alla presenza della cicalina dalla flavescenza dorata nel tuo vigneto, quali sono i sintomi di un attacco da Scaphoideus Titanus e ti forniremo una strategia biologica mirata ed efficace.

Indice:

                                                                         

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La cicalina della vite: ciclo vitale

Incominciamo ad affrontare questo delicatissimo tema, parlando del ciclo vitale del parassita. Conoscere quali siano le diverse generazioni di questa specie ti aiuterà non soltanto nel processo di identificazione della cicalina della vite, ma anche a capire come questo parassita trasferisca la malattia.

Iniziamo col dire che lo Scaphoideus Titanus, noto anche come cicalina dalla flavescenza dorata, compie il proprio ciclo vitale interamente sulle viti; le sue uova si schiudono intorno a metà maggio, comportando un aumento di nascite del parassita intorno a giugno.

È proprio a causa della sua permanenza sui vitigni che la cicalina della vite entra in contatto con il fitoplasma ,il quale, colonizzandone l'organismo, è in grado di trasferire la flavescenza dorata allo Scaphoideus Titanus. Da questo momento in poi, la cicalina della vite diventerà vettore della Flavescenza dorata, mettendo in pericolo tutte le piante sane del tuo vigneto. Quella di cui parliamo è una malattia molto pericolosa per i vitigni e lo è talmente tanto da essere considerata una malattia da quarantena. Una volta che il tuo vitigno ne è stato contagiato, l'unica soluzione possibile è estirpare le piante infette e monitorare efficacemente il suo vettore: lo Scaphoideus Titanus. Come riconoscere la presenza di un attacco di cicalina della vite? Scopriamolo insieme

                                                                         

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La cicalina della vite e la flavescenza dorata: modalità d’azione

Flavescenza-dorata-tralci

Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, la flavescenza dorata è un tema molto delicato, in virtù delle conseguenze che può apportare ai vigneti. Si tratta di una malattia così grave per cui nel 2024 verranno stanziati 2 milioni di euro, ripartiti fra le Regioni del nord Italia maggiormente a rischio, come sostegno alle imprese agricole colpite da flavescenza dorata della vite. Ma vediamo adesso in che modo si trasferisce la flavescenza dorata. Questa malattia viene trasmessa dalla cicalina della vite con diverse tempistiche, a seconda che il vettore si trovi nel proprio stadio adulto oppure in quello giovanile. Nello specifico:

  • Se la cicalina della vite si alimenta su una vite infetta in stadio adulto, saranno necessarie 1-2 settimane perché il parassita diventi infetto e possa trasferire la flavescenza dorata ad altri vitigni sani
  • Se lo Scaphoideus Titanus acquisisce il fitoplasma in stadio giovane, invece, sarà necessario un mese circa affinché il parassita riesca a trasmettere l'infezione da un vitigno malato ad un vitigno sano.

Così, una volta penetrata all'interno delle piante, la flavescenza dorata della vite inizia ad estendersi su tutti i vitigni sani, modificandone il metabolismo, sottraendone vigoria e provocando un grave calo della produttività della pianta. Ma quali sono effettivamente i danni provocati dalla flavescenza dorata?

                                                                         

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La cicalina della vite e la flavescenza dorata: sintomi e danni

Flavescenza-dorata-foglie

La flavescenza dorata rende complesso e faticoso il passaggio della linfa alla pianta, perché i vasi di quest'ultima sono ostruiti dalla presenza del fitoplasma. Così, i danni ricadranno su tutti gli organi verdi della vite: tralci, foglie, fiori e grappoli. Questi sintomi sono visibili in particolar modo nei mesi estivi e caldi, quando potrai osservare un distaccamento dei fiori e dei grappoli, con una loro successiva caduta. Un altro fra i danni che potrai vedere facilmente è quello apportato alle foglie, che sarà diverso a seconda che si tratti di vitigni rossi oppure di vitigni bianchi.

Quali sono i sintomi da flavescenza dorata sulle foglie?

  • nei vitigni ad uva rossa, le foglie presentano un forte arrossamento
  • nei vitigni ad uva bianca, le foglie appariranno ingiallite, con riflessi dorati

Un ulteriore prova di flavescenza dorata sui tuoi vitigni è data dalla consistenza della foglia: se proverai a staccarne una, stringendola fra le mani, noterai una consistenza cartacea, quasi simile a secchezza.

Potrai riscontrare, poi, un ulteriore sintomo della malattia anche nei tralci dell'ulivo, che tenderanno a scendere verso terra e presenteranno macchie di colore nero.

Dopo aver analizzato insieme quali sono i maggiori danni da flavescenza dorata della vite, concentriamoci ora su come trattare la cicalina della vite e come combatterla.

                                                                         

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Trattamenti cicalino vita - lotta biologica allo Scaphoideus Titanus

Innanzitutto, il primo consiglio che il nostro team sente di darti è quello di operare un attento monitoraggio dei tuoi vigneti. Sarà fondamentale, infatti, estirpare le piante infette che, altrimenti, favoriranno il trasferimento della flavescenza dorata anche alle piante sane. Lo step successivo ha a che fare sempre con un accurato monitoraggio, ma questa volta della cicalina della vite. Per evitare che questa assuma il suo ruolo di vettore, il nostro consiglio è quello di controllarne la presenza attraverso l'utilizzo di  trappole cromotropiche di colore giallo. Il nostro suggerimento è quello di controllare almeno una volta a settimana le trappole e di assicurarsi che la collosità della trappola sia ottimale.

Arriviamo, ora, alla parte fondamentale per la difesa da flavescenza dorata: la lotta al suo vettore, lo Scaphoidesu Titanus.

Com'è nostra abitudine, anche in questo caso, scegliamo di consigliarti prodotti biologici, testati dai nostri tecnici, che garantiscono un ottimo risultato. 

Il team di Perfarelalbero ha riscontrato come, fra gli insetticidi di origine naturale, il piretro e il caolino abbiano evidenziato un buon risultato nel trattamento contro lo Scaphoideus Titanus. Perciò, il prodotto che ti consigliamo è uno fra i seguenti:

  • Asset Five, insetticida bio piretroide ad azione diretta. Dosaggio: 100ml/q.le
  • Caolino Surround WP, che, se spruzzato sulle foglie, ha un forte odore repellente per la cicalina. Dosaggio: 1kg/q.le

                                                                         

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Lotta chimica alla cicalino della vite

Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, Perfarelalbero ha un occhio di riguardo nei confronti delle strategie biologiche, preferendole sempre a quelle convenzionali. Tuttavia, è possibile che alcuni di voi vogliano continuare a muoversi utilizzando prodotti convenzionali. In questo caso, considerando sempre valido il principio attivo del piretro e del caolino come funzionale alla lotta contro lo Scaphoideus Titanus, vi consigliamo uno fra i seguenti prodotti:

  • Karate Zeon 1.5, insetticida piretroide. Dosaggio: 150gr/q.le
  • Decis EVO, insetticida piretroide. Dosaggio: 50gr/q.le
  • V-Plaask (come induttore di resistenza). Dosaggio: 100gr/q.le

Ti ricordiamo che i nostri tecnici sono sempre a tua disposizione per eventuali dubbi oppure consigli. Perciò, qualora ne avessi bisogno, non esitare a contattarci.

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