L' acidificazione del ph: come e perché usare Control Dmp
Pubblicato il:
08/04/2024 15:39:17
Categorie:
Hobby e approfondimenti
Il Green Deal Europeo ha fissato al 2050 la data ultima per il raggiungimento di quella che viene definita neutralità climatica ed in questo grande progetto, l'agricoltura è chiamata in causa in prima linea.
Per il settore agricolo, infatti, l'Unione Europea ha già definito il 2030 come l'anno in cui si adopererà per ridurre del 50% l'uso dei pesticidi chimici, responsabili, fra le altre cose, della perdita della biodiversità.
Ad oggi, sono già state eliminate dal commercio gran parte delle molecole altamente tossiche ed aggressive ed in un simile contesto, voi agricoltori vi trovate ad adoperarvi per adottare pratiche scrupolose, che al tempo stesso permettano di contenere i vostri investimenti e rendere comunque efficaci i vostri interventi.
In quest'ottica, una delle pratiche che è diventata di vitale importanza è quella di agire con azioni specifiche sul pH dell’acqua, per fare in modo che i prodotti ad oggi presenti in commercio garantiscano il massimo della loro efficacia.
Acidificazione del pH: il viraggio della colorazione
Come abbiamo già accennato, le molecole altamente tossiche non sono più presenti in commercio. Ad oggi sono disponibili principi attivi con funzione selettiva solo sugli insetti bersaglio.
Per poter ottimizzare la loro efficacia ed evitare di dover ripetere i trattamenti, questi principi attivi hanno bisogno del giusto grado di pH.
Quale prodotto scegliere per acidificare la soluzione?
Come ben sapete, il successo dell’applicazione di prodotti fogliari, in particolare pesticidi, biostimolanti e fertilizzanti, dipende in gran parte dalla corretta ed adeguata preparazione delle miscele ed in commercio sono presenti svariati prodotti in grado di svolgere l’ attività di acidificazione.
La nostra esperienza ci porta a consigliarvi l’utilizzo di un prodotto in particolare, in virtù delle sue specifiche caratteristiche e, soprattutto, dei risultati che i nostri stessi agronomi hanno potuto verificare in campo:
|
Si tratta di un concime acidificante, che fornisce azoto e fosforo immediatamente disponibili per le piante. A differenza di altri acidificanti, Control DMP garantisce un’azione tensioattiva. Grazie a quest’ultimo effetto, riuscirete a aumentare la bagnabilità della foglia, migliorando la capacità di assorbimento della soluzione che volete somministrare. Un'ulteriore caratteristica che contraddistingue Control DMP è il suo effetto emulsionante, che ottimizza il risultato dell’applicazione degli agrofarmaci e, rendendo la soluzione più omogenea, riduce la fitotossicità dell’intervento. Questo concime acidificante si differenzia dagli altri suoi competitor anche per un ulteriore importante caratteristica: la necessità di un più basso dosaggio: sono in genere necessari 50-80 ml/hl per raggiungere valori di pH di 6-6,5. Per essere precisi, potrete osservare il cambio di colore dell’acqua, confrontandola con la scaletta cromatica apposta sulla confezione.
Vuoi ricevere i nostri consigli? Iscriviti alla nostra Newsletter - 8% di sconto subito per te
|
Come usare Control DMP?
La sua modalità di utilizzo è molto semplice: basterà versare il prodotto direttamente in acqua, in modo da raggiungere il valore del pH più opportuno in base all'intervento che dovete effettuare. Successivamente, potrete procedere con la miscela di altri prodotti.
Se avete domande sul funzionamento di Control DMP, potrete visitare la pagina prodotto- sezione Domande o contattare direttamente i nostri tecnici.
***
Le piante e l’assorbimento delle sostanze nutritive
Come sapete, la nutrizione delle colture è fra le operazioni fondamentali per la loro resa e per il futuro ritorno dei vostri investimenti e, nell’ottica della capacità di assorbimento dei nutrienti da parte delle piante, il ph gioca un ruolo fondamentale.
In presenza di un ph troppo elevato o troppo basso, infatti, i nutrienti rischiano di non essere assimilati in modo ottimale: questa condizione va a tutto svantaggio non solo delle vostre colture (che dimostreranno problemi nella loro crescita e resa e saranno più vulnerabili a diverse patologie e ad attacchi di agenti patogeni), ma anche di voi agricoltori, perché potreste ritrovarvi costretti a ripetere il trattamento, sprecando il vostro tempo oltre che le vostre risorse.
Ed è proprio nel più ampio contesto dell’efficacia dei trattamenti che il pH dell’acqua utilizzata in soluzione gioca un ruolo importantissimo: alcuni prodotti, ad esempio, hanno bisogno di un pH acido per poter funzionare, altrimenti, imbattendosi nel fenomeno dell’idrolisi alcalina, disattivano in tutto o in parte l’efficacia del proprio principio attivo perdendo, così, l’efficacia contro il patogeno che dovevano combattere.
Prodotti associati
Control DMP concime acidificante ad azione tensioattiva
Articoli correlati
-
A cosa serve il concime npk? Cos'é e come utilizzarlo
Pubblicato il: 15/02/2024 17:11:46 -
Micorrize: come e quando quando usarle in agricoltura
Pubblicato il: 15/02/2024 12:07:57 -
Cosa fare dopo la potatura? Le buone pratiche da effettuare
Pubblicato il: 13/01/2024 12:42:36 -
Nitrato di potassio: cos'è e a cosa serve in agricoltura
Pubblicato il: 19/02/2024 12:18:30