Malattie delle rose: Ticchiolatura o Macchia nera delle rose
Pubblicato il:
10/01/2024 09:55:08
Categorie:
Cronologia
, Ornamentali
La rosa, la regina dei giardini, è bersaglio di molti nemici fungini come oidio o mal bianco, ruggine, peronospora, ma anche di insetti quali afidi, cocciniglie, ragnetti, oziorrinco e per ultimo Cetonia.
Tra le malattie delle rose più diffuse all’interno del “sistema giardino", spicca la Ticchiolatura, malattia fungina conosciuta anche come macchia nera delle rose. In quest' articolo vedremo insieme come riconoscerla e come combatterla.
Indice
Ticchiolatura o macchia nera delle rose
Come si cura la ticchiolatura della rosa?
Gestione Professionale della Ticchiolatura e Altre Malattie dei Rosai in Vivaio
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Ticchiolatura o macchia nera delle rose
La malattia delle rose più invadente e che deturpa la bellezza del rosaio è sicuramente la Ticchiolatura delle rose oppure Macchia nera delle rose. Condizioni climatiche favorevoli al suo sviluppo sono il clima mite e l'umidità, oltre che concimazioni molto azotate.
Il fungo responsabile della ticchiolatura è il Diplocarpon rosae. La sua virulenza è favorita da:
- temperature vicine ai 22-25 °C (quindi, primavera-autunno)
- un alto grado di umidità relativa
- da irrigazioni soprachioma
- pioggia o nebbia.
Le spore del fungo svernano sulle foglie e sui rami infetti della stagione precedente caduti al suolo e, appena le condizioni climatiche sono favorevoli, risalgono sfruttando il velo di umidità che ricopre la pianta, infettando in pochi giorni le foglie.
E' quindi pratica opportuna intervenire in maniera preventiva non appena si creano le condizioni favorevoli al fungo. I primi trattamenti, dai due ai tre, sono quelli risolutivi perché, se ben fatti, (magari bagnando con la soluzione fungicida anche il suolo sotto le piante) possono bonificare l’area del rosaio.
Come riconoscere la ticchiolatura delle rose?
Dopo soli tre giorni dall’attacco, si noteranno delle macchie nere di forma circolare sulla pagina inferiore della foglia, che potrebbero allargarsi fino ad arrivare al diametro di 1 cm, assumendo il margine seghettato.
Sulle piante massicciamente colpite si noteranno ingiallimenti su tutte le foglie, seguiti da una completa defogliazione della pianta.
In casi estremi, la malattia si svilupperà anche sui rami e sul tronco, che presenteranno delle macchie bruno-rossastre.
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Come si cura la ticchiolatura della rosa?
Come spiegato, è necessario sempre intervenire in maniera preventiva, senza aspettare di vedere apparire i sintomi perché a quel punto il danno sarà già fatto.
Anche la potatura ha la sua importanza nella prevenzione e limitazione dei danni da ticchiolatura, perché crea spazi tra i rami che favoriscono la circolazione dell’aria che a sua volta abbasserà l'umidità. Altro aspetto molto importante è portare via i rami potati, piccoli o grossi che siano, sulla cui superficie si annidano le spore.
Per controllare Diplocarpon rosae proponiamo:
- Rame Zolfo Ferticus 3 (dosaggio: 20ml/10l)
E' un concime fogliare a base di ossicloruro di rame, zolfo e manganese che rinforza le difese della pianta e cura le carenze nutrizionali.
In alternativa, potrete utilizzare Bicarbonato di sodio oppure
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Il bicarbonato di sodio e quello di potassio, rimedi naturali per la ticchiolatura delle rose (e altre malattie fungine), agiscono sul pH creando condizioni sfavorevoli alla prolificazione dei funghi patogeni, come la ticchiolatura.
Tuttavia, il limite di questi prodotti è la poca persistenza. Perciò, in presenza di condizioni favorevoli allo sviluppo dei funghi, come piogge, umidità e sbalzi climatici, bisognerà trattare ad intervalli ravvicinati, inferiori alla settimana.
Una buona strategia sarebbe proprio quella di alternare il sodio idrogeno carbonato oppure il Bicarbonato di potassio con:
In questo modo, riusciremo a mantenere la pianta indenne anche da Mal bianco o Oidio, ruggine e peronospora
Nel caso in cui si dovesse intervenire su un attacco già in atto, sarà necessario intervenire con veri e propri fungicidi capaci di curare la patologia:
- Cobre Nordox (dosaggio: 20-25gr/10 lt), fungicida biologico abbattente a base di ossido di rame
- Olio di Soia 85 Max (dosaggio: 20 ml/10lt)
E' importante avere cura di nebulizzare finemente la soluzione su tutte le parti della pianta
Ci teniamo a sottolineare che una nutrizione bilanciata e costante rappresenta sempre una componente non trascurabile della prevenzione di tutte le patologie. Ad esempio, con cadenza bimestrale, sarà molto utile per ogni pianta in terra, somministrare:
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Gestione Professionale della Ticchiolatura e Altre Malattie dei Rosai in Vivaio
La gestione delle rose non si limita all'ambito domestico e hobbistico; è altrettanto importante considerare l'aspetto professionale e vivaistico. Nei vivai, due delle malattie più aggressive che colpiscono le rose sono la ticchiolatura e la ruggine. Per affrontare queste patologie a livello professionale, consigliamo l'uso del Difeconazolo, applicato alla dose di 30 ml per 100 litri di acqua.
Score Ec è efficace nel trattamento di diverse malattie, tra cui:
Oidio (Sphaerotheca pannosa)
Ticchiolatura (Marssonina spp.)
Ruggini (Phragmidium tuberculatum, Uromyces caryophyllinus)
Questo prodotto è anche registrato per l'uso sui garofani, per combattere le stesse patologie. Utilizzare il Difeconazolo nei vivai assicura una protezione efficace e una crescita sana delle piante, garantendo la qualità del prodotto finale riducendo i residui di principio attivo.
Consigliamo per migliorare la bagnatura di aggiungere lla miscela il bagnante Inex alla dose di 30 ml / hl.
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