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Difendere le colture con i Nematodi Entomopatogeni

Pubblicato il: 31/10/2022 16:28:37
Categorie: Agrumi , Cronologia , Drupacee , Olivo , Ornamentali , Ortaggi , Tappeto Erboso

nematodientomopatogeni

La difesa sostenibile delle colture dalle avversità trova oggi tante possibili strade, una di queste, molto innovativa ed efficace, passa attraverso l’uso dei nematodi entomopatogeni.

I nematodi sono organismi di forma cilindrica di dimensioni talmente piccole da risultare invisibili ad occhio nudo. E’ un mondo sconfinato, costituito da circa 20.000 specie che si nutrono di tutto. Sono specie  erbivore, batterivore, fungivore e carnivore.

Noi ci riferiamo a specie carnivore che attaccano  e parassitizzano solo determinati bersagli, ed in particolare larve di elateridi:

nematodi entomopatogeni non attaccano le radici delle piante coltivate o spontanee. Rappresentano un'importante risorsa sia in agricoltura biologica che in agricoltura integrata e convenzionale, e riescono a risolvere problemi che la chimica non risolve o almeno non in modo sostenibile. Fanno parte dei nematodi entomopatogeni benefici i generi Steinernema ed Heterorhabtitis, organismi con un comportamento da parassiti obbligati: sono in grado di sopravvivere solo a spese di altri organismi, in particolare di larve di insetti dannosi di svariati ordini (coleotteri, lepidotteri, ditteri, buprestidi).



Cosa fanno in concreto i nematodi entomopatogeni ?



Meccanismo di azione: 

I nematodi entomopatogeni hanno un’azione unicamente larvicida, infatti, gli stadi di sviluppo intermedi (pupe e crisalidi) e gli adulti raramente vengono parassitizzati. Allo stadio larvale, i nematodi entomopatogeni penetrano nell’insetto ospite attraverso le cavità corporee (cavità orale, cuticola, spiracoli tracheali, ano) rilasciando batteri simbiotici che, nutrendosi del tessuto dell’ospite, ne provocano la morte nell’arco di poco tempo: tra le 24 e le 72 ore.

Modalità di impiego

nematodi entomopatogeni, per essere efficaci, richiedono un adeguato tasso di umidità e temperature del suolo non al  sotto dei 8°-10° gradi. Trattandosi di organismi molto sensibili ai raggi ultravioletti, si consiglia di eseguire le applicazioni nelle ore della giornata in cui l’insolazione è ridotta, e intervenire subito dopo con una irrigazione per tenere alto il tasso di umidità e veicolare i nematodi al di sotto della superficie, e consentire loro di muoversi agevolmente nel velo d’acqua tra particelle del terreno, per raggiungere il bersaglio.  Su piante o terreno asciutti i nematodi entomopatogeni non riescono a sopravvivere.

Ambiti di impiego:

I prodotti a base di nematodi entomopatogeni trovano un largo impiego in agricoltura, dai fruttiferi alle piante arboree ornamentali, dai vivai alle coltivazioni di ortaggi e fragole.

Prodotti suggeriti      

 

  • Larvanem: prodotto a base di Heterorhabditis bacteriophora, molto utile per il controllo di  : punteruoli rosso delle palme, larve di coleottero giapponese (Popilia Japonica) e larve di oziorrinco, larve di maggiolino che distruggono tappeti erbosi, larve di Ferretti , elateridi grandi nemici delle coltivazioni di patate, carote, meloni, angurie e tante altre ancora. Va distribuito mediante fertirrigazione, o con innaffiatoio, o con pompa a pressione.
  • Entonem: prodotto a base di Steinernema feltiae, utile per il controllo biologico di larve di sciaridi comunemente definiti moscerini delle  fungaie; si impiega spruzzando il prodotto sul substrato, nonchè larve di tripidi, e larve di oziorrinco che si combattono immettendo la soluzione nel terreno mediante fertirrigazione o palo iniettore.
  • Capsanem: prodotto a base di Steinernema carpocapsae, adatto per il controllo del capnodio (Capnodis tenebrionis),  larve di maggiolino e  larve di grillotalpa. Si impiega immettendo la soluzione nel terreno mediante fertirrigazione  o palo iniettore.
  • Palmanem: prodotto a base di Steinernema carpocapsae indicato per la protezione delle palme dal noto punteruolo rosso e dalla farfalla delle palme (paysandisia archon). La soluzione di Palmanem va immessa nel cono della palma quando vi è, o si sospetta, la presenza di larve. 

L’impiego dei nematodi è pratica alternativa alla lotta chimica mediante endoterapia, pratica comunque non rispettosa dell’ambiente e dell’ecosistema. 

Riteniamo che  l’unico mezzo per la difesa delle palme dal punteruolo, dei prati dal maggiolino e dalla popillia, delle solanacee e cocurbitacee dai ferretti, siano proprio i nematodi, un mezzo  efficace e totalmente ecosostenibile.  

I prodotti sopra descritti sono del tutto innocui per gli animali superiori e in generale per tutti gli altri organismi non bersaglio, non rilasciano sostanze inquinanti nell’ambiente e ne residui tossici nei raccolti.

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