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Concime azotato direttamente dall’aria con Bluen Corteva

Pubblicato il: 23/03/2022 17:16:05
Categorie: Actinidia (Kiwi) , Agrumi , Cronologia , Drupacee , Olivo , Ornamentali , Ortaggi

Viviamo immersi in un etere gassoso e l’aria che respiriamo altro non è che un insieme di elementi chimici: Ossigeno per il 21%, Argon 1% e Azoto per il 78% oltre a vapore acqueo. 

Siamo quindi immersi in una miniera infinita di azoto da cui attinge l’industria chimica per fabbricare proprio i concimi azotati.  Ma perché non accorciare la filiera dando alle piante un aiuto affinché l'approvvigionamento di azoto atmosferico venga aumentato al punto di non aver più bisogno di concimi chimici azotati? Tra l’altro inquinanti e impattanti con l’ambiente acquatico e con la rizosfera.

Tutto questo è oggi possibile.

BLUEN CORTEVA

La ricerca scientifica in agricoltura e il progresso tecnologico hanno permesso di produrre un biostimolante composto da Methylobacterium symbioticum SB23. Un batterio endofita azotofissatore capace di diffondersi all’interno dei tessuti vegetali delle piante, fissare e metabolizzare l’azoto atmosferico ed elaborarlo in forma  prontamente utilizzabile dagli organi vegetali deputati all’assorbimento ed elaborazione di questo elemento indispensabile e sempre utile alla vita delle piante.

BLUEN CORTEVA

La vera innovazione alla base della nascita di BlueN, di Corteva, sta nell’utilizzo della natura per la natura.

Si stima che, in un campo di grano, con un intervento fogliare di 333 gr/ha di BlueN le piante riescono a sintetizzare ed utilizzare fino a 40 kg di azoto prontamente utilizzabile da parte della pianta. 

Se si considera che generalmente su un ettaro di grano in occasione della nitratura primaverile si distribuiscono da 50 a 75 kg di azoto, e che più del 50% non viene utilizzato dalla pianta per effetto del dilavamento, lisciviazione, evaporazione, attacco da parte di batteri,  e se si considera il costo dell’unità di azoto oggi in commercio, è agevole far di conto e capire la grande convenienza economica oltre che agronomica ed ambientale derivante dall’impiego di BlueN al posto dei concimi chimici azotati.

Azoto primo elemento, importanza dell'azoto

L’azoto è l’elemento più importante e indispensabile. Entra nella produzione delle proteine con una quota del 16%, nella produzione della clorofilla, degli aminoacidi e degli acidi nucleinici. La carenza di azoto si evidenzia molto rapidamente, soprattutto con la riduzione dello sviluppo e con la riduzione della produzione di clorofilla, di cui è elemento primario. Questo si evidenzia con la perdita di colore delle foglie, in particolare delle foglie giovani. 

Oltre a queste manifestazioni sono molto evidenti una taglia più o meno ridotta della pianta, una riduzione di crescita longitudinale dei germogli e lo sviluppo diametrale dei fusti. Ripercussioni anche sulla produzione di fiori e relativa fruttificazione, in quanto si registra una minore predisposizione a fiore ed una minore fertilità dei fiori stessi. Le foglie, in conseguenza della riduzione di clorofilla e cloroplasti, assumono una colorazione verde pallido e poi, protraendosi la carenza di azoto, gialla ed infine biancastra.

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