Coltivare l'avocado: entrata in produzione e difesa
Pubblicato il:
29/11/2023 16:02:31
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Cronologia
Avviare una produzione di avocado è una pratica che richiede attenzione, soprattutto in considerazione della tipologia del terreno di cui la pianta ha bisogno ed in funzione del particolare clima che predilige. In Italia, le zone in cui la coltura è particolarmente diffusa sono Sicilia, Calabria e Sardegna. Tuttavia, anche in ragione della sua redditività, l'avocado risulta una coltura in forte espansione. Proprio per questo, risulta fondamentale porre particolare attenzione al momento dell'entrata in produzione della coltura.
Indice
Entrata in produzione della coltura
Piante di avocado: difesa fitosanitaria
Biologia floreale e posizionamento degli impollinatori
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Entrata in produzione della coltura
Dalla Spagna, dove per la prima volta è partita la coltivazione, ci sono stati riscontri sulla necessità di effettuare pochi trattamenti su questa specifica coltura. Tuttavia, risulta opportuno effettuarne di puntuali e mirati in precise fasi fenologiche.
Dicembre
Inizieremo il nostro programma di gestione dell'avocado nel mese di dicembre, distribuendo un concime organo-minerale di fondo, sotto chioma e leggermente interrato:
- Orga-kem 6.11.8 +10Ca0 (dosaggio: 1.2kg /pianta in base a grandezza)
Gennaio
In questo mese, prevediamo di intervenire attraverso una concimazione fogliare ricca di rame e zinco, elementi che inducono resistenza nei confronti di patogeni fungini, oltre a fornire un primo supporto nutrizionale alla pianta:
- Welgro Cu + Zn (dosaggio: 2 kg/ha)
Febbraio
A partire dal mese di Febbraio, sarà essenziale somministrare calcio e magnesio, due elementi fondamentali che entrano a far parte dei costituenti cellulari e che influenzano fortemente gli aspetti qualitativi della produzione finale. Quindi, procederemo con una fertirrigazione:
- Nova Plus CalMag (dosaggio: 50kg/ha)
Maggio: Fase di ingrossamento frutto
Durante questa fase, sarà opportuno intervenire con:
- Organor N12 (dosaggio: 250g/100lt)
- Loess Ca (dosaggio: 250g/100lt)
Con l'utilizzo di Organor, concime ad alto contenuto di Auxine, citochinine e vitamine, andremo a stimolare la crescita del frutto. Loess Ca, invece, ci servirà per apportare alla pianta la necessaria quantità di calcio, particolarmente utile in questa fase
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Allegagione dell'avocado: la fase più importante
La fase di allegagione dell'avocado è determinante per una buona resa. L'intera fase di fioritura-allegagione, infatti, non sarà soddisfacente se la pianta non verrà supportata da una serie di elementi, che cercheremo di fornire per via fogliare.
Nella fase di pre-fioritura consigliamo di intervenire, utilizzando elementi come boro, molibdeno:
- Molibor extra (dosaggio: 200gr/hl)
- Haifastim promo (dosaggio : 100gr/hl), con azione stimolante
In fase di fioritura, il nostro suggerimento è quello di intervenire con:
- Organor N12 (dosaggio 250gr/hl)
- Glibor ca (dosaggio: 250ml/hl)
In fase di post-fioritura, utilizzeremo:
Settembre è periodo di formazione delle radici necessarie, com'è ovvio, all’assorbimento di acqua e di elementi nutrizionali. Per questo motivo, il nostro consiglio è quello di intervenire con una fertirrigazione attraverso la distruzione di S.O:
- Ecogreen (dosaggio: 12,5 litri/ha)
Infine, se si ha l’obiettivo di incrementare la pezzatura dei frutti, è possibile intervenire con
- Chelal Noor (dosaggio: 300gr/hl)
A fine ciclo produttivo, in fase di post-raccolta, consigliamo di intervenire in fertirrigazione, allo scopo di incamerare la quantità di azoto per l’inizio dell’annata. Il prodotto che vi suggeriamo è
- Tionamm (dosaggio: 100kg/ha)
... SESTI DI IMPIANTI ...
Nella definizione dei sesti di impianto bisogna considerare che l’avocado è una pianta molto vigorosa e che, in condizioni normali, può superare tranquillamente i 10 metri di altezza.
Ad oggi, vengono adottati maggiormente due schemi:
- il primo schema è quello spagnolo, che prevede una distanza tra interfilare di 6-8 m e una distanza sulla fila di 4-5 metri
- il secondo schema è quello israeliano, dove sono previsti sesti dinamici su baula che prevedono una distanza interfilare di 5-6 metri ed una sulla fila 2-3 metri
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Piante di avocado: difesa fitosanitaria
Per quanto riguarda la difesa fitosanitaria, ad oggi i prodotti registrati su questa coltura sono davvero pochi. Proprio per questo, è consigliabile intervenire in prevenzione. Il prodotto che vi consigliamo é
- Kyprion (dosaggio: 200ml/q.le)
ESIGENZE E PRECAUZIONI DA ADOTTARE IN FASE DI IMPIANTO DI COLTIVAZIONE
In fase di valutazione di fattibilità dell’investimento, un parametro imprescindibile da valutare è costituito dalle condizioni pedoclimatiche del potenziale sito di coltivazione.
Le esperienze di coltivazione di questa coltura in Italia hanno evidenziato che l’avocado predilige terreni a medio impasto. Entrando più nel dettaglio, per evitare problematiche irreversibili soprattutto nelle prime fasi di sviluppo, il contenuto in argilla deve risultare inferiore al 30%.
Inoltre, forti venti e basse temperature rappresentano un ulteriore fattore di stress per la coltura.
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Biologia floreale e posizionamento degli impollinatori
L’avocado è una pianta caratterizzata da un particolare meccanismo biologico, atto a impedire l’autofecondazione. Questa caratteristica ci costringe ad affiancare alla varietà principale una varietà impollinatrice in campo. La cultivar impollinatrice deve essere presente in misura del 7-10% per garantire una sufficiente impollinazione. L’avocado è una specie ad impollinazione entomofila caratterizzata da un tasso di impollinazione molto basso (0.8-1%).
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